Il 14 gennaio 2004 si concludeva la lunghissima vita di Giovanni Ermiglia, l’uomo che può essere considerato il padre di ASSEFA. Una vita dall’andamento molto inconsueto: nella prima parte, fino ai 60 anni, dedicata all’attività intellettuale – studio e insegnamento; nella seconda, all’azione sul campo, organizzativa e pratica. Con una decisione improvvisa l’insegnante di filosofia in pensione dà alla sua esistenza una svolta radicale, parte per l’India, decide di contribuire alla realizzazione dell’ideale di Gandhi . A partire dalla categoria sociale più svantaggiata in quel momento e in quel mondo, quella dei contadini senza terra, si dedica alla creazione di comunità senza alcun tipo di discriminazione, auto-sufficienti, dotate di autostima ed auto-gestite, basate sui principi dell’amore, del servizio e della giustizia sociale, che perseguano il Sarvodaya, ossia il benessere sociale, culturale ed economico di tutti. Per questo scopo spende instancabilmente tutti gli anni che gli rimangono da vivere.
A 44 anni dalla nascita della prima comunità rurale nel Tamil Nadu, (India del sud) ASSEFA, l’organizzazione che riconosce in Gandhi e in Giovanni Ermiglia i propri ispiratori e fondatori, oggi lavora con 900.000 famiglie in 11.000 villaggi, dove sorgono 130 scuole e studiano più di 15.000 bambini.
Tutto questo è stato concepito a Sanremo, sua città natale, ha trovato la sua realizzazione attraverso innumerevoli viaggi in India e un lavoro intelligente e paziente, guidato da un’idea di cooperazione allo sviluppo all’avanguardia per quei tempi e ancor oggi attuale e valida: innescare un processo virtuoso che, partendo dai primi beneficiari, si propaghi coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone e preservi la terra e il mondo contadino dallo sfruttamento e dalla speculazione. Migliaia di uomini e donne, in India e in Italia sono stati conquistati da questa visione e ASSEFA ha presto assunto la dimensione che oggi possiede.
Chi ha conosciuto Giovanni Ermiglia, anche solo attraverso la sua opera, si domanda quale sia la forza che lo ha portato a realizzare un’impresa così grande: è la forza delle idee , di una moralità superiore, che dà senso e illumina tutta la vita, e di conseguenza rende il mondo migliore.
I riconoscimenti ottenuti da Giovanni Ermiglia danno soltanto una pallida idea del valore della sua opera, che ha procurato lavoro, istruzione e dignità a milioni di persone.
A Sanremo, in quella che fu la casa di Giovanni, ASSEFA prosegue ogni giorno l’opera iniziata in India tanti anni fa per realizzare uno sviluppo umano equo e sostenibile tra i popoli della terra.