I progetti per il territorio

ASSEFA e la difesa della terra

ASSEFA India lavora con le comunità rurali dal 1969 con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei contadini attraverso la coltivazione delle terre e le pratiche legate alla produzione agricola. Partendo dall’idea che la terra non debba essere oggetto di sfruttamento e di speculazione, ma che debba nutrire tutti, ci siamo concentrati prevalentemente su aree marginali, periferiche e arretrate, dove la maggioranza delle comunità dipende dall’agricoltura per la propria sopravvivenza. Dal 2008 è stato lanciato il programma “Farmers Renaissance Scheme”, che si pone l’obiettivo di prevenire in modo più efficace l’esodo verso le città e di ridurre le vendite dei terreni e la loro destinazione a scopi non agricoli.

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Prima dello sfruttamento intensivo delle terre, nei campi veniva coltivata una gran varietà di specie vegetali, in modo da soddisfare le esigenze di cibo e di foraggio. Queste pratiche arricchivano naturalmente la fertilità del suolo e contribuivano a conservare l’equilibrio ecologico.

Dalla coltivazione degli alberi i contadini ottenevano foraggio, frutta, combustibile e legno da costruzione; inoltre alberi e arbusti contribuivano a conservare il suolo e l’acqua, e ospitavano insetti e uccelli utili all’agricoltura. Analogamente gli animali fornivano letame e cibo, e venivano usati nei lavori agricoli e nel trasporto; inoltre molti erano nutriti con gli scarti degli alimenti, eliminando così efficacemente i rifiuti organici. Questo sistema di pratiche agricole entrò completamente in crisi quando ebbero inizio le coltivazioni destinate a mercati lontani. La pressione esercitata sui contadini per aumentare la produttività della terra spinse molti di loro a usare risorse provenienti dall’esterno: sementi ibride, fertilizzanti e pesticidi. La messa a coltura di piantagioni da reddito, come il cotone e il tabacco, portò a una scarsità di foraggio. I contadini allora abbandonarono l’allevamento di animali, con il risultato che ben presto la mancanza di letame rese necessario l’acquisto di fertilizzanti chimici, costosi e alla lunga dannosi per il terreno. La strategia di ASSEFA prevede: bonifica dei terreni e scavo di pozzi per l’irrigazione; promozione dell’allevamento del bestiame e miglioramento delle metodiche; promozione della coltivazione degli alberi da frutto; introduzione di pratiche di agricoltura integrata.

Negli ultimi anni sono stati avviati e portati a termine progetti di grande portata, che hanno coinvolto migliaia di tecnici, ingegneri, agronomi, manodopera specializzata. Sono state create alcune piccole industrie agro-alimentari, che garantiscono ai coltivatori un reddito maggiore e creano nuove occasioni di lavoro per i giovani e le donne. Tutto ciò è stato possibile grazie al’uso del microcredito, e in un’ottica che ha visto costantemente impegnata ASSEFA anche per l’emancipazione delle donne, la costruzione di scuole e la promozione dell’alfabetizzazione, la difesa della salute delle comunità e il sostegno ad altre categorie di lavoratori, come i pescatori delle aree colpite dallo tsunami.

Ecco l’ultimo rapporto sulle attività e i progetti ASSEFA per la salvaguardia del territorio e delle comunità rurali indiane.