L’obiettivo principale del progetto è quello di sostenere le comunità indigene e immigrate che vivono nelle aree collinari di Palani – lungo il margine orientale dei Western Ghats, in Tamil Nadu – a inserirsi nei processi di sviluppo sociale ed economico e a conseguire condizioni di vita migliori, in grado di soddisfare le necessità primarie.
In India i popoli indigeni vengono chiamati Adivasi, che significa ‘residenti fin dai tempi più antichi’. Queste comunità sono tra le più marginalizzate e vulnerabili di tutta l’India. Mentre fino a qualche decina di anni fa le popolazioni delle Palani Hills traevano sostentamento dai prodotti della foresta e da una agricoltura di sussistenza, i cambiamenti socio-economici degli ultimi tempi hanno portato conseguenze negative sulle loro condizioni di vita: la riduzione delle foreste, l’imposizione di nuove regole nell’utilizzo dei suoi prodotti, l’intrusione di nuove forze economiche nello sfruttamento delle risorse e l’assenza di opportunità alternative di impiego hanno impoverito ed emarginato queste popolazioni. Attualmente gli agro-sistemi delle colline di Palani sono controllati e gestiti da grandi aziende che producono caffè, agrumi e monocolture di vari tipi di alberi.
Per affrontare questi problemi, l’ASSEFA ha avviato le seguenti iniziative:
– un programma scolastico per 75 bambini (poi diventati 250);
– un corso sulle tecniche di coltivazione in aree collinari per 20 studenti;
– la promozione di pratiche agricole integrate negli agro-sistemi collinari (60 famiglie);
– la fornitura di piccoli attrezzi e macchinari agricoli (60 famiglie);
– l’incentivazione degli allevamenti a integrazione delle attività agricole (60 famiglie);
– la promozione di condizioni di vita igieniche e il miglioramento dei luoghi di abitazione (60 famiglie).
Concluso il finanziamento del primo anno, ASSEFA Italia ha deciso di sostenere il progetto delle Palani Hills con un ulteriore finanziamento di 77.350,00 Euro. Fin da subito sulle Palani Hills l’ASSEFA ha investito molte risorse nel settore scolastico, ottenendo risultati particolarmente significativi. La scuola è frequentata da 235 bambini provenienti da 17 villaggi, alcuni dei quali si trovano a 20-30 km di distanza. Sono stati avviati corsi che vanno dall’asilo alla seconda media, sotto la guida di 12 insegnanti. Una quindicina di bambini provengono da famiglie di Adivasi. Sono state costruite adeguate infrastrutture scolastiche (aule, laboratori, biblioteca, servizi igienici) per poter accogliere nuovi studenti e per rispettare i requisiti richiesti in ambito di edilizia scolastica dal Governo del Tamil Nadu.
Gli altri settori di intervento del progetto stanno gradualmente coinvolgendo la popolazione locale, con metodiche di intervento differenziate allo scopo di definire quali siano i programmi più idonei ed efficaci.
Il “Programma per la rinascita dei contadini” utilizza un fondo comune per concedere a rotazione dei piccoli prestiti. In tale modo 466 famiglie hanno potuto acquistare semi, concimi, antiparassitari, attrezzature per il lavoro agricolo. Con il medesimo sistema sono stati concessi prestiti a decine di famiglie per apportare migliorie alle proprie abitazioni (tetto, servizi igienici).
Per offrire alle donne opportunità lavorative anche al di fuori del settore agricolo, l’ASSEFA ha costituito uno specifico fondo a rotazione a loro destinato, per sostenere piccole attività generatrici di reddito, come ad esempio il commercio ambulante e la gestione di negozietti per la vendita del tè e del caffè. A questo “Programma di sviluppo per le donne” hanno finora aderito 400 donne. Per sostenere le attività economiche delle donne l’ASSEFA ha inoltre organizzato un corso professionale di cucito della durata di sei mesi, che è frequentato da 28 donne.
Agli uomini viene concessa attraverso l’istituto dell’ASSEFA che si occupa di microfinanza (Sarvodaya Nano Finance Ltd.) una forma di credito mirata a incentivare piccole iniziative imprenditoriali tra coloro che non sono occupati nel settore agricolo. A tutt’oggi 865 persone hanno ricevuto prestiti.
A riguardo dell’igiene dell’ambiente domestico, 50 famiglie hanno usato il prestito – ottenuto attraverso il sistema del fondo a rotazione – per apportare migliorie alle proprie abitazioni (tetto, pavimento, servizi igienici).
Da circa un anno e mezzo inoltre è iniziata un’attività di controllo delle condizioni di salute delle comunità locali, che viene svolta tramite ambulatori mobili e che ha finora interessato quasi trecento persone. Nel proseguimento del programma ASSEFA intende organizzare periodicamente delle “Unità sanitarie mobili” in convenzione con alcuni ospedali di Madurai.
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